L’interazione che coinvolge lo psicoterapeuta e il suo paziente può degenerare alcune volte. La relazione terapeutica può sfociare infatti in un disturbo noto come controtransfert del psicoterapeuta. In questo articolo scopriremo come riconoscerlo quando si manifesta .
Cos’è il controtrasfert?
Prima di esaminare gli atteggiamenti e i segnali d’allarme è bene spiegare innanzitutto cos’è il contotransfert. Il terapeuta deve utilizzare le sue competenze per risolvere i problemi dei pazienti senza mai lasciarsi coinvolgere o sopraffare dalle emozioni. La neutralità è fondamentale in pratica per stabilire una relazione terapeutica corretta.
Il controtrasfert si verifica quando lo psicoterapeuta inizia a provare, esternare o ricambiare delle emozioni nei confronti del paziente. Per intervenire e ristabilire al più presto la relazione professionale che caratterizza le sedute terapeutiche bisogna essere in grado di riconoscere i segnali premonitori.
Come riconoscere il controtrasfert del psicoterapauta?
Alcuni comportamenti si manifestano come dei e veri e propri segnali premonitori. Nella maggior parte dei casi il controtrasfert emerge quando lo psicoterapeuta inizia ad evitare il confronto col paziente perché emotivamente coinvolto.
Le sedute aumentano e spesso vengono offerte perfino gratuitamente pur di prolungare il tempo passato insieme. Gli incontri si trasformano così in chiaccherate con complimenti espressi spesso fuori luogo. Un entusiasmo eccessivo è un altro segnale da non sottovalutare perché un professionista non dovrebbe mostrare troppo apprezzamento per i suoi risultati.
Il controtrasfert appare evidente quando lo psicoterapeuta tenta di vedere il suo paziente fuori dallo studio, si esprime con battute fuori luogo e fornisce consigli senza nessuna richiesta. Le domande personali sono un altro monito da non sottovalutare perché il legame di collaborazione non deve mai prevaricare oltre dei determinati confini.
L’intimità non è prevista in una seduta terapeutica e quando un professionista tenta di creare un rapporto al di fuori di quello professionale sta chiaramente infrangendo un regola del protocollo. Il controtrasfert non si palesa solo con l’amore, ma anche attraverso la nascita di emozioni che oltrepassano le regole della relazione terapeutica.
Conclusioni
L’influenza che uno psicoterapeuta può esercitare sui sentimenti inconsci del paziente può inficiare il percorso teraputico. Cogliere i segnali premonitori del controtrasfert è fondamentale per stroncare sul nascere la nascita di questo meccanismo. La natura dei sentimenti posti in gioco può variare di intensità e degenerare in un rapporto controverso di odio o amore. I consigli forniti in questo articolo sono necessari per comprendere quale direzione ha preso la relazione professionale tra psicoterapeuta e paziente.